Incontro clienti quotidianamente, perché prima di tutto sono un consulente finanziario con le mani in pasta, scrivo articoli e contenuti solo perché mi diverte e perché mi permette di “educare” chi mi sta di fronte.
Nei miei incontri mi capita spesso, troppo spesso, di sentirmi chiedere strumenti a basso rischio.
Chiariamo una volta per tutte cosa significa RISCHIO quando si ha un investimento diversificato.
Il rischio non è altro che l’oscillazione MOMENTANEA che un portafoglio investimenti subisce durante una fase negativa.
Infatti se il portafoglio è diversificato e robusto tenderà, e qui la storia ci è maestra, a recuperare questi ribassi.
Di conseguenza il rischio è quello che ci permette di generare rendimenti, di portare a casa la pagnotta, in gergo.
Cosa diversa, se acquisto un titolo singolo, a quel punto il rischio è quello del fallimento della società in cui ho investito e, a questo punto, dovrò salutare i miei risparmi.
Quindi ho due rischi, uno è una perdita secca permanente, l’altro è un’ oscillazione momentanea che ci permette di generare ricchezza per i nostri investimenti.
Concludendo, uno vale la pena correrlo, l’altro no.

L’Italiano è abituato a decenni fa, in cui bastava comprare BTP(titoli di Stato), Conti Deposito o Immobili.
A quel punto si aspettava e tutto aumentava, senza tralasciare che però spesso era un guadagno di facciata perché l’inflazione erodeva quel “lauto” guadagno.
Serve quindi guardare oltre, se con una mano ti do 5€ ma con l’altra te ne prendo 10€ non ti sto creando un vantaggio.
Questo “paradiso” tanto sognato e apprezzato dagli Italiani è sparito insieme ai cellulari con l’antenna telescopica, la TV a tubo catodico, gli 883, Gira La Ruota e tutto il resto.
Oggi, fai attenzione, tutto quello che è “prudente” ha un costo.
Investire in strumenti che oscillano poco significa perdere matematicamente.
Se io ti proponessi un investimento con un rendimento del -1% annuo tu lo sottoscriveresti?
Ecco peccato che sia quello che molti fanno, ma non è colpa loro, magari nessuno glielo ha spiegato, nessuno si è preso la briga di immettersi in questo viaggio senza ritorno.
Cambiare le convinzioni saldate con il cemento non è facile, ma è moralmente doveroso.
E’ compito dell’esperto contraddire una fesseria che, il cliente, senza saperlo cerca di portare avanti.
Guarda con i tuoi occhi questa immagine.

Questo è un articolo del Financial Times, 17 trilioni di obbligazioni sono a rendimento negativo.
Rendendo “potabile” quanto detto, se investo 100€ so già che a scadenza ne riceverò di meno.
Sembra assurdo ma è la realtà, ed è l’unica cosa che conta, i “secondo me” non trovano spazio.
Guarda ora i titoli di stato delle economie sviluppate quanto rendono.

Tutto quello che è rosso è a rendimento negativo, ergo investo per perdere.
Incrociando la riga dell’Italia con la colonna dei 10 anni (10y) c’è un numero 0.67%, quello è il mio rendimento in titoli di stato Italiani con scadenza a 10 anni.
Sono passati i tempi del 10% annuo è?!
Ora puoi fare due cose, continuare nelle tue convinzioni, che per altro capisco e so già che probabilmente ti sono state impiantate da qualcun’altro o che ancora nessuno ti ha spiegato, oppure accettare la realtà, che è l’unica che conta, e provare a vedere se c’è qualcosa che funzioni meglio.
E ti posso garantire, scritto su pietra con martello e scalpello, che “qualcosa che funzioni meglio” c’è.